Sharjah è uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti, vicinissimo a Dubai. Affacciata sia sul Golfo Persico sia su quello dell’Oman racchiude in sé i tratti di realtà e finzione che sono spina dorsale e croce dell’universo degli Emirati: mix di grattacieli e storici suq, isole artificiali e antiche moschee, canali e promenade dal sapore vagamente Belle Epoque parigina.
Tra cortocircuiti spazio-temporali Sharjah ha il fascino dei super luoghi arabi e l’ansia di rincorrere l’Europa.
“Tutti a Sharjah amano l’Italia” dice Giovanni Bozzetti, che con la sua azienda EFG Consulting fornisce consulenza alle imprese che vogliono lavorare e investire negli Emirati.
Addentrandosi nel cuore dell’omonima capitale si entra non soltanto nella casbah riportata all’originario splendore da un sapiente restauro, ma ci si imbatte in un luogo che sembra in tutto e per tutto un padiglione della biennale d’arte di Venezia.
La 13esima Sharjah Biennial, kermesse che fino al 12 giugno riunisce i lavori di 50 artisti internazionali e, insieme al museo d’arte contemporanea e a quello d’arte islamica, è il fiore all’occhiello di questo Emirato, insignito nel 1998 del titolo di “Capitale culturale del mondo arabo” dall’Unesco.
@articolo completo a pag. 40 – PANORAMA 6 aprile 2017