Soddisfare le esigenze dei consumatori e delle imprese, aumentando la capacità delle future generazioni di soddisfare i loro bisogni e minimizzando gli sprechi e l’impatto ambientale: questo l’obiettivo del “Marketing Sostenibile”, che trova la sua ragion d’essere in cinque azioni (geolocalizzazione; studio del comportamento; messaggi contestuali; passaparola e customer retention) che, in realtà, andrebbero compiute a prescindere. Ovvero, senza la volontà di voler fare del “green marketing” a tutti i costi, ma come comportamenti abituali, volti a promuovere prodotti che abbiano un’etica sociale e siano rispettosi dell’ambiente. Questo perchè il mondo di oggi si sta scoprendo sempre più “verde” e, di conseguenza, raggiungere i consumatori e, soprattutto, fidelizzarli richiede molto più di una strategia di marketing, pur mirata che sia, e di qualche vaga promessa di una maggior coscienza sociale.
Ma perchè un brand di marketing sostenibile abbia successo è necessario che faccia prima di tutto chiarezza sul concetto stesso di “sostenibilità”, rendendola al contempo facilmente comprensibile anche al consumatore, che ne è il fruitore finale, perchè qualunque mancanza di trasparenza è sempre vista con scetticismo e, quindi, fonte di critiche. Altro elemento fondamentale riguarda poi il prodotto, che dev’essere definito in base alla sua competitività nel rapporto qualità /prezzo e non puntando esclusivamente sulle caratteristiche “sostenibili” o “verdi” che, come detto, sono tutte da dimostrare e devono quindi rappresentare la ciliegina sulla torta, non la torta stessa. Oltre a questo, occorre poi educare il consumatore sulle corrette modalità di smaltimento dei prodotti, cercando però di rendere l’intero processo il più semplice possibile, visto che è spesso talmente complicato e confusionario da causare inevitabili errori. E un modo giusto per farlo è quello ad esempio di ricorrere ad etichette chiare e precise, che non diano adito a dubbi su dove debbano essere posizionati i diversi imballaggi per essere riciclati, così da arrivare all’ultimo punto del programma. Che è quello di trasformare ogni individuo in un “consumatore consapevole”, ovvero socialmente responsabile, che ha fiducia in un determinato marchio e si riconosce nelle sue credenziali sostenibili, fino al punto da diventarne cliente abituale, che è poi il fine ultimo di qualunque strategia di marketing.