Dubai e gli Emirati Arabi sono il nuovo centro mondiale del business. Expo, che sarà ospitato dal prossimo 1° ottobre proprio a Dubai, sarà il primo grande evento globale dopo la pandemia e rappresenterà una vetrina imperdibile per le aziende italiane e mondiali.
Durante il webinar “Dubai: una straordinaria opportunità per il Made in Italy”, organizzato da EFG CONSULTING, si è sottolineato che per le aziende italiane, che escono da un periodo di grande crisi, il Medio Oriente, e nello specifico Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait, rappresentano un’opportunità unica. Tra questi, gli Emirati sono il Paese principe, sicuramente diverso sotto molti aspetti. I dazi di importazione bassi, con una serie di accordi bilaterali che ne prevedono l’esenzione per le riesportazioni, un’economia aperta, un sistema bancario efficiente, una burocrazia snella e l’assoluta mancanza di corruzione, ne fanno un luogo ideale dove insediarsi. Senza contare la storica passione che gli emiratini dimostrano per tutto ciò che riguarda il “Made in Italy”.
Le opportunità negli Emirati Arabi sono molteplici, e non solo legate al settore oil. In particolare si parla di education (settore in grande crescita), energie rinnovabili, logistica, trade & commerce, sanità (con l’obiettivo di diventare il nuovo polo sanitario del Middle East), manifattura (con rilevanti incentivi per le aziende che desiderano creare nuove attività produttive), sicurezza, infrastrutture, moda e gioielleria, turismo, arte e cultura e real estate (settore in crescita inarrestabile, che ha registrato un + 43% nei primi quattro mesi del 2021).
Nel settore turismo e hospitality, inoltre, a Dubai sono stati registrati 16.7 milioni di turisti nel 2019 (epoca pre-Covid 19). Durante la pandemia, il settore ha mantenuto buoni livelli, registrando 1.1 milioni di turisti nel periodo luglio – novembre 2020. Parlando, invece, della presenza italiana nel settore dell’hospitality, si nota una bassissima partecipazione, a differenza di Paesi come Svizzera, Inghilterra, Francia, Thailandia, Usa (ad esempio con la catena Hilton). La presenza italiana è più forte nel settore crociere, con realtà come Costa e Msc. L’Aeroporto Internazionale di Dubai ha registrato 88.3 milioni di passeggeri nel 2017, 89.1 nel 2018 e 86.4 nel 2019, e ha mantenuto ottimi livelli anche in piena pandemia Covid-19, facilitando il traffico passeggeri.
SOURCE: idealista.it