Il “Bello e Ben Fatto” italiano vale 135 miliardi di euro, rappresenta una parte consistente dell’ export complessivo dell’Italia ed è trasversale a tutti i comparti dal Made in Italy, seppure in maniera più marcata nei settori afferenti alle 3 “F” di Fashion, Food and Furniture. È quanto emerge dall’analisi condotta dal Rapporto Esportare la Dolce Vita, realizzato dal Centro Studi Confindustria, in collaborazione con Unicredit e con il contributo di SACE, Netcomm e Fondazione Manlio Masi.
Lo Studio mette in risalto un ulteriore potenziale di crescita di 82 miliardi. Faro sulla Cina che prevede in 5 anni 70 milioni di nuovi ricchi. Le eccellenze italiane – spiega la ricerca – si dirigono prevalentemente verso i mercati avanzati, che insieme ne assorbono circa 114 miliardi di euro. Ammonta invece a oltre 20 miliardi di euro il quantitativo di eccellenze esportato verso i paesi emergenti, che, per il loro dinamismo offrono margini di crescita maggiori, a fronte comunque di rischi più elevati. Ma, nonostante la forza che già esprime l’export del made in Italy, c’è ancora un margine potenziale di incremento delle esportazioni, calcolato in 82 miliardi di euro: per oltre tre quarti nei paesi avanzati (62 miliardi di euro) e per la restante parte negli emergenti (20 miliardi di euro).
SOURCE: ansa.it