È all’insegna della massima trasparenza fra datori di lavoro e dipendenti la nuova legge sulla regolamentazione dei permessi di lavoro approvata dal governo degli Emirati e la conferma arriva da Humaid bin Deemas Al Suwaidi, un alto funzionario del Ministero delle Risorse Umane, che ha annunciato al sito Emirates 24/7 che d’ora in avanti, in base alle nuove disposizioni, non verrà approvata alcuna richiesta di un nuovo permesso di lavoro senza il consenso del lavoratore stesso. Entrata in vigore all’inizio dell’anno, la normativa disciplina i tre punti cardine in materia di lavoro, ovvero i contratti destinati agli stranieri, le modalità di chiusura del rapporto e quelle di rilascio di un nuovo permesso per i lavoratori residenti negli Emirati.
Non solo, la nuova legge classifica anche cinque diverse categorie d’impiego, a seconda del grado di specializzazione richiesto ai singoli lavoratori e delle loro competenze tecniche e scientifiche. E proprio per evitare qualunque problema di comprensione fra le parti, tutte le offerte di lavoro, come pure i relativi contratti, dovranno essere scritti sia in arabo che in inglese e consegnati al lavoratore in entrambe le lingue (sebbene quelle approvate dal ministero alla fine siano ben 11). “Le offerte di lavoro dovranno contenere una descrizione completa dei diritti e dei doveri di entrambe la parti, così da garantire la necessaria trasparenza”, ha spiegato Al Suwaidi, aggiungendo che da gennaio ad oggi, sono stati oltre 252.000 i nuovi permessi di lavoro emessi dal Ministero.
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