L’aspetto più importante dell’edizione 2015 del Dubai Airshow – il Salone Internazionale dell’Aeronautica che, nato nel 1986 come manifestazione dedicata all’aeronautica araba, negli ultimi anni è diventato una delle più prestigiose vetrine al mondo per le industrie del settore di aerospazio, difesa e sicurezza – è stata la consacrazione degli Emirati Arabi come fulcro del mercato globale e la conferma è arrivata dal vasto numero di espositori stranieri presenti alla fiera, come Airbus, VietJet e Jet Airways, senza ovviamente dimenticare le “padrone di casa” Emirates ed Etihad, presenti nella doppia veste di compagnie locali ed internazionali.
Per quanto riguarda l’Italia, a tenere alto il tricolore nazionale ci ha pensato Finmeccanica che, con le controllate AgustaWestland (che ha messo la sua “firma” su oltre 100 elicotteri che già solcano i cieli degli Emirati) e Alenia Aermacchi (che di recente ha fornito alla pattuglia acrobatica degli UAE gli stessi aerei Al Fursan della Pattuglia Acrobatica italiana), ha presentato le novità più interessanti della sua produzione, come ad esempio l’M-346, il più avanzato velivolo da addestramento attualmente sul mercato e già selezionato dall’aeronautica degli Emirati proprio per le alte prestazioni militari garantite. E a dimostrazione della forza del Made in Italy in questo settore in continua e costante espansione è arrivato l’annuncio del Ministro della Difesa della firma di un “memorandum of understunding” con AgustaWestland per l’acquisto di tre convertiplano AW609 da consegnare nel 2019 e che verranno utilizzati dalle forze armate degli Emirati Arabi per missioni di ricerca e soccorso . “Abbiamo scelto l’AW609 – ha spiegato il generale Abdullah al-Hashimi – perché ci permette di stare in aria più a lungo, di meglio soccorrere i feriti e, grazie alla combinazione ala fissa e rotante, ci garantisce una maggiore flessibilità d’impiego”.