È entrato nella fase quattro (di sette totali) il piano di finanziamenti a prestiti agevolati per complessivi 350 milioni di dollari promosso dalla Abu Dhabi Fund for Development (ADFD), in collaborazione con l’International Renewable Energy Agency (Irena), per la realizzazione di progetti di energia rinnovabile a basso costo nei paesi in via di sviluppo. Dopo il successo delle prime due tranche dell’iniziativa (i progetti della terza devono essere ancora assegnati), che hanno visto la presentazione di oltre un centinaio di programmi ciascuna, per un valore complessivo di 98 milioni di dollari e una capacità di produzione di energia rinnovabile superiore ai 56 megawatt (sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di 600 mila persone e aziende l’anno), il nuovo round di finanziamenti (le domande si chiuderanno il 15 febbraio prossimo, previa garanzia governativa) ammonta a circa 50 milioni di dollari: anche in questo caso i beneficiari potranno restituire i prestiti in 20 anni (con un periodo di preammortamento di 5 anni) e con tassi d’interesse compresi fra l’1 e il 2%.
“Questo nuovo ciclo di finanziamenti – ha spiegato Adnan Amin, direttore generale di Irena – garantisce un’ulteriore opportunità per le nazioni in via di sviluppo di accedere a capitali a basso costo per progetti di energia rinnovabile che possano favorire una transizione energetica e uno sviluppo sostenibile”. Sebbene poco meno del 30% dei 98 milioni finora assegnati sia andato al continente africano (a beneficiarne sono state anche alcune nazioni sudamericane e caraibiche), il programma rappresenta una favorevole occasione per le aziende degli Emirati di entrare nel settore delle energie rinnovabili dei paesi in via di sviluppo, come conferma il progetto della Oasis Gulf Investment di costruire un parco ad energia solare a Freetown del valore di 18 milioni di dollari usando i pannelli solari realizzati dalla Masdar, la società che produce energia pulita che fa capo al governo di Abu Dhabi.
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