Città che si svilupperanno sempre più verso l’alto, ma anche sott’acqua e nel sottosuolo; grattacieli che raggiungeranno altezze mai sperimentate prima; strade che si svilupperanno in verticale e condurranno ad abitazioni e parchi e case sempre più autosufficienti (ovvero, in grado di riciclare e riutilizzare elettricità e acque reflue) e che diventeranno delle vere e proprie esperienze sensoriali, adattandosi all’uso del momento (potranno allargarsi o rimpicciolirsi a seconda delle necessità) e capaci di “leggere” le emozioni delle persone che le abitano grazie ai dispositivi indossabili, che saranno diffusissimi al pari della stampa 3D, che sarà utilizzata per qualunque cosa. Benvenuti nel futuro. O almeno nel futuro secondo SmartThings Future Living, il report realizzato da un team di studiosi, fra cui la scienziata spaziale Maggie Aderin-Pocock, gli architetti Arthur Mamou-Mani e Toby Burgess e gli urbanisti Linda Aitken e Els Leclerq.
“La tecnologia e l’ingegneristica si stanno evolvendo velocemente e come mai prima d’ora – spiegano gli scienziati nell’introduzione del report – . Non a caso, il mondo di oggi è irriconoscibile rispetto a cento anni fa e non solo da un punto di vista estetico, ma anche nel modo in cui gli umani vi si rapportano e i progressi realizzati hanno modificato il modo in cui viviamo, comunichiamo ed interagiamo”. E proprio partendo da queste considerazioni e tenendo anche conto dei progetti già esistenti, il team ha elaborato le proprie previsioni per il 2116 per quanto riguarda la casa e il lavoro, il cibo e la medicina, disegnando un futuro che se oggi sembra impensabile, fra un secolo sarà invece la norma. Probabilmente non sapremo mai se queste ipotesi si realizzeranno davvero, ma quello che è certo è che la tecnologia e la scienza saranno destinate a portare l’uomo sempre più lontano.
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EFG CONSULTING MILANO