Opportunità, Mobilità e Sostenibilità saranno i temi chiave dei tre padiglioni dell’Expo 2020 di Dubai: ecco perchè si è voluto dar loro una “veste” anche architettonica assolutamente iconica, che ne mettesse in risalto le idee d’innovazione e sviluppo a cui necessariamente rimandano, regalando al tempo stesso ai visitatori un’esperienza coinvolgente ed impossibile da dimenticare. E per scegliere a chi affidare ciascuno dei tre momenti tematici che caratterizzeranno l’esposizione universale di Dubai, nel luglio dello scorso anno è stato lanciato un concorso internazionale unico nel suo genere: a 13 dei più importanti studi di architettura del pianeta è stato infatti chiesto di rappresentare la loro personalissima visione di uno dei temi principali dell’Expo 2020 e i tre progetti vincenti sono stati resi noti lo scorso fine settimana.
Il padiglione dell’Opportunità se lo sono aggiudicati i designer del gruppo danese-americano BIG (acronimo per “Bjarke Ingels Group”), lo stesso che sta già lavorando al nuovo quartier generale di Google e la cui filosofia di progettazione riflette la convinzione che la vita urbana contemporanea sia il risultato della confluenza di scambi culturali, tendenze economiche globali e tecnologie di comunicazione. Il secondo padiglione, quello della Mobilità, è andato ai londinesi della Foster + Partners, che da quattro decenni sono gli autori dei progetti più all’avanguardia del panorama di Dubai, fra cui Masdar City, mentre lo studio di archietti Grimshaw, leader nel campo dell’architettura sostenibile, ha presentato il disegno migliore per il terzo e ultimo padiglione, quello appunto della Sostenibilità.
“Questo concorso ha attirato gli studi di architettura più importanti del mondo – ha spiegato alla stampa lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, in qualità di Presidente dell’Alto Comitato di Expo – e la scelta dei tre progetti vincenti, ovvero quelli che col loro design hanno maggiormente impressionato coloro che li dovevano giudicare, non è stata semplice, perchè la concorrenza era davvero agguerrita. Expo 2020 sarà la festa dell’ingegno umano, per questo ci auguriamo che le nazioni e le organizzazioni che vi prenderanno parte, come pure le milioni di persone che la visiteranno, riusciranno a comprendere l’enorme potere derivante dalle connessioni fra le tre sfere tematiche della manifestazione“.
FONTE: riproduzione riservata
EFG CONSULTING MILANO