Mai fermarsi! Questo potrebbe essere l’incipit della riflessione di Giovanni Bozzetti, Presidente fondatore di EFG Consulting, società di consulenza strategica specializzata nell’introduzione delle aziende italiane nel mercato del Golfo arabico: “Il grande fermento nel settore construction negli Emirati Arabi che segue gli imponenti continui sviluppi urbanistici in preparazione di EXPO 2020, deve esercitare un forte richiamo per tutte le aziende italiane del comparto, stante la passione locale per il Made in Italy. Con Efg Consulting, che annovera tra i propri partner i principali sviluppatori immobiliari e le aziende di costruzione emiratine, accompagniamo le aziende italiane di materiali di costruzione, del design e del furniture, nella penetrazione nel mercato del golfo arabico.”
La crisi è un’opportunità, quante volte ce lo siamo sentiti ripetere! E la crisi, proprio perché può aprire nuovi orizzonti, talvolta andrebbe anche “ignorata”. Ci spieghiamo meglio: per dimostrare che la paura non paga, andiamo ancora una volta negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai, e concentriamoci sul settore immobiliare.
Occorre anche dire subito, però, che non intendiamo nascondere il fatto che gli esperti continuino a puntare l’accento sul rallentamento del mercato, dissuadendo in questo modo, magari non platealmente, i possibili investitori.
Ma a Dubai non ci si scoraggia facilmente. A dimostrazione di questa tendenza, la sempre incessante e continua progettazione.
Solo nel primo trimestre del 2016 sono stati lanciati 38 nuovi progetti, e negli ultimi 7 giorni ne sono stati svelati 2: i segnali di fiducia sono continui.
Sicuramente c’è un nuovo modo di lavorare e agire: gli investitori sviluppano prima i loro progetti, e pensano alle vendite solo successivamente.
Ovviamente nulla è lasciato al caso, tutto è fatto con le regole più ferree, in primis per offrire al futuro acquirente un immobile sicuro e perfetto sotto tutti gli aspetti.
“Abbiamo sufficienti garanzie per assicurare che il progetto sarà completato senza alcun problema”, ha confermato Marwan bin Ghalita, della Dubai’s Real Estate Regulatory Agency.
Ma siccome sappiamo molto bene che non bastano solo le belle parole (e anche a noi piacciono i fatti concreti) vogliamo subito darvi dimostrazione di ciò che abbiamo appena raccontato.
Ci sono due nuovi progetti immobiliari che promettono grandi sorprese.
Il primo è quello di Al Furjan, vivace sviluppo residenziale che si trova tra Sheikh Zayed Road e Mohammed Bin Zayed Road, proprio accanto alla comunità Discovery Gardens. Le case sono state progettate per soddisfare ogni esigenza pratica con tutti i comfort moderni. E nelle vicinanze la moschea, campi sportivi, un centro commerciale, giardini, scuole e altri servizi essenziali ne completano l’opera.
Lo sviluppatore, che ha in programma di lanciare oltre 2.000 unità di abitazioni pronte da dicembre 2016, ha presentato due torri, Candace Aster e Candace Acacia, già in costruzione, del valore di Dh460 milioni.
Le consegne partiranno dal terzo trimestre del 2017.
Farhad Azizi, CEO dell’azienda, ha dichiarato: “Il progetto Candace segna il nostro ingresso nel mercato dell’ospitalità di Dubai. Riteniamo che questo sia il migliore investimento di tutti i tempi”.
Non a caso le mosse del CEO seguono a ruota i piani del governo di Dubai: l’intento è infatti quello di raddoppiare il numero di turisti da 10 a 20 milioni nei prossimi 10 anni. La lungimiranza in questo caso, dunque, è tutto: segna la possibilità di guadagni decisamente ingenti in un “immediato” futuro.
E Azizi non si ferma qui:“Non dimentichiamoci l’appuntamento cruciale di Expo 2020. Gli acquirenti possono sperare in rendimenti a dir poco eccezionali. Potrebbero guadagnare dal 10 al 12% in più”.
Il secondo progetto, di cui vogliamo riferirvi, è quello di Vincitore Palacio, ad Arjan, nel cuore di New Dubai.
Protagoniste del nuovo sviluppo, 175 unità residenziali legate a standard di eccellenza, qualità e stile.
“I lavori di costruzione sono già iniziati e oltre il 12% del lavoro è già stato completato. Stiamo assolutamente rispettando i tempi, anzi, secondo il nostro consulente siamo 7 giorni in anticipo rispetto la tabella di marcia!“, ha esultato il Direttore della società, Vijay Joshi.
Di Manuela Donghi
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