L’Italia piace ai colossi dell’hi-tech. La conferma arriva da due iniziative patrocinate da Huawey e General Electric che, seguendo l’annunciata apertura a Napoli decisa dalla Apple di un centro europeo di sviluppo delle app, puntano ad una decisa e mirata espansione tricolore. Promosso e finanziato dal colosso cinese dell’elettronica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) e con il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), allo scopo di creare reali opportunità d’incontro tra il mondo dell’istruzione e quello delle imprese, anche la terza edizione del “Talent Lab-Seeds for the Future” ha permesso a dieci fra i migliori laureandi italiani del settore ICT di seguire un percorso di studi focalizzato sull’innovazione tecnologica e che rientra nell’ambito di un più ampio piano d’investimento in Ricerca e Sviluppo, settore nel quale la multinazionale ha investito 6,6 miliardi di dollari nel 2014, ovvero oltre il 14% del proprio fatturato globale.
Nelle due settimane di tirocinio in Cina, concluse a fine gennaio, gli studenti hanno partecipato ad una serie di training tecnici nel quartier generale della Huawey a Shenzhen e hanno fatto visita al Centro Globale di Ricerca e Sviluppo della società a Shanghai (attivo su progetti innovativi quali il cloud computing, Internet of Things e le soluzioni a banda ultralarga), prima di concludere la loro formazione con uno stage in alcune aziende selezionate. E sempre finalizzato all’espansione sul territorio italiano è anche l’accordo siglato da General Electric con il MISE per la creazione di un centro per la realizzazione di grandi turbine in Toscana. Un progetto nel quale l’azienda statunitense crede al punto da aver investito 600 milioni di dollari, che dovranno servire ad aumentare del 50% gli attuali volumi produttivi in Italia; incrementare il fatturato di 1,7 miliardi di dollari in cinque anni e soprattutto formare un gruppo di esperti all’avanguardia.
FONTE: riproduzione riservata