Dopo il memorandum d’intesa siglato lo scorso giugno, Dubai è pronta ad accogliere i turni preliminari del Middle East Solar Decathlon 2018 e ad ospitare la seconda parte dell’evento internazionale nel 2020, in concomitanza con l’Expo. Voluto dal Ministero dell’Energia Usa, in accordo con la Dubai Supreme Council of Energy e la Dubai Electricity and Water Authority (Dewa), l’edizione regionale del prestigioso concorso internazionale lanciato a Washington nel 2002 e che arriva per la prima volta in Medio Oriente mette in palio 10 milioni di dirham (pari a 2,5 milioni di euro) a favore degli studenti universitari che, tenendo conto delle specifiche climatiche della regione, progetteranno, realizzeranno e gestiranno i migliori e più efficienti edifici a basso consumo energetico, ovvero alimentati a pannelli solari.
“La scelta di ospitare il concorso è stata un concreto passo in avanti nella sfida che Dubai si è posta di diventare la città col minor impatto ambientale di tutto il mondo entro il 2030 – ha spiegato alla stampa Saeed Al Tayer, vice presidente della Dubai Supreme Council Energy nonchè CEO di Dewa – e con questa iniziativa intendiamo aumentare la consapevolezza di tutti sui benefici e sulle opportunità offerte dalle energie rinnovabili e sostenibili”. Come annunciato dallo stesso Tayer, saranno oltre una ventina le squadre universitarie, provenienti da ogni parte del mondo, che si sfideranno per aggiudicarsi il Middle East Solar Decathlon 2018. “Il Climate Action Plan voluto dal Presidente Obama prevede che gli Stati Uniti collaborino con le altre nazioni per dare al mondo un futuro più prospero e, soprattutto, più pulito – ha detto il Console Generale statunitense a Dubai, Robert Waller – ed è proprio grazie a partner come Dubai se siamo in grado di aumentare la sicurezza energetica globale e di affrontare le sfide del cambiamento climatico“.