Le esportazioni italiane registrano un incremento da record. Negli ultimi 25 anni è aumentato il numero di paesi raggiunti dal nostro export.
Nel 2016 il Belpaese ha battuto la Germania piazzandosi al primo posto per tasso di incremento delle esportazioni: +1,8% su base annua contro il +1% del rivale tedesco.
Questo riposizionamento risulta sorprendente se si considera che la struttura dimensionale delle imprese italiane è caratterizzata dalla forte presenza di piccole medie imprese che, sulla carta, dovrebbero incontrare maggiori difficoltà nell’ingresso in nuovi mercati. In un contesto caratterizzato da una crescente instabilità e volatilità dei mercati questo nuovo record è particolarmente importante.
Risultato sorprendente anche per la crescita dell’avanzo della bilancia commerciale: +9,5 miliardi di euro contro +7,3 della Germania, che ha raggiunto la cifra di 51,6 miliardi di euro, secondo i dati elaborati da Comtrade.
Quali sono le ragioni delle buone performance delle esportazioni italiane?
Da un lato le imprese italiane hanno migliorato i processi di ristrutturazione e quindi sono migliorati qualitativamente anche i prodotti, dall’altro sono incrementati notevolmente i mercati di sbocco delle merci.
Negli ultimi anni l’Unione Europea, principale destinazione delle esportazioni italiane, ha registrato tassi di crescita molto più contenuti rispetto al resto del mondo e il suo peso come importatore è progressivamente diminuito, in favore di nuovi mercati che presentano una crescita più dinamica.
I paesi a maggior incremento dell’export mondiale sono stati il Giappone, con un aumento del +9,6% e la Cina, con il +6,4%. In Europa invece questo 2016 ha portato in cima alla classifica delle importazioni la Repubblica ceca con il +6,4% e la Spagna con il +6,1%.
Non bisogna dimenticare gli Emirati Arabi Uniti che rappresenta un grande potenziale per le produzioni ed i servizi italiani sul mercato. Di fatto gli Emirati Arabi Uniti rimangono una delle più dinamiche realtà dell’intera regione e grandi opportunità di business potranno essere colte sul percorso verso l’ EXPO di Dubai 2020.
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