Nel cuore degli Emirati Arabi Uniti c’è un nuovo stato pronto ad affiancare Dubai e Abu Dhabi come meta di nuove opportunità e crescita: Sharjah, il terzo emirato del paese con i suoi 2950 km quadrati.
Forte di un PIL di 24 miliardi di dollari l’anno, prevede una crescita del 2,8% per il 2017. L’emirato ha sviluppato negli ultimi anni un clima favorevole all’arrivo d’ investimenti diretti esteri e all’insediamento di nuove società, cosí da poter competere con gli altri pesi massimi della regione.
Con 54.000 imprese iscritte alla camera di commercio, Sharjah è la capitale manifatturiera della regione, l’Emirato conta 18 distretti industriali articolati principalmente nel settore chimico, tessile, alimentare e nella produzione di macchinari. L’industria , la logistica, le tecnologie rinnovabili e la cultura fanno di Sharjah un ambiente favorevole agli investimenti. L’emirato richiede la presenza di un socio locale che mantenga il 51% delle proprietà delle società di nuova costituzione. Una condizione che impone di guadagnarsi il rispetto e la fiducia degli emiratini prima di intraprendere qualsiasi progetto.
Quali sono i passi falsi che un imprenditore deve evitare, prima di approcciarsi al nuovo mercato?
“Innanzitutto per venire negli Emirati Arabi Uniti e in Sharjah bisogna necessariamente rispettare le culture e le tradizioni locali, non avere fretta di concludere i propri business. Bisogna basare il proprio rapporto sulle relazioni interpersonali, rispondere molto velocemente alle istanze che vengono presentate, ma avere molta pazienza soprattutto nell’attesa dei feedback e non adottare strategie “touch & go”: sono molti gli imprenditori italiani che, utilizzando un approccio che mira alla conclusione di trattative nel breve periodo, ne sono rimasti delusi e non sono più tornati in questi Paesi.” (di Giovanni Bozzetti, presidente di EFG Consulting.)
Qual è la percezione degli italiani per gli emiratini?
“Abbiamo molto da imparare dalla tradizione manifatturiera italiana. Delle vostre imprese ammiriamo la qualità e la raffinatezza della produzione, l’attenzione in campo ingegneristico è superba e si adatta alle ambizioni dell’emirato. Eppure sappiamo riconoscere chi è solo interessato ad un profitto facile, chi vuole solo chiudere in fretta e avere un contratto per incassare. Agli imprenditori italiani consiglio pazienza e perseveranza gli attributi che più apprezziamo.” (di Quad Mohamed Majirin, membro della famiglia reale.)
Estratto dallo speciale di CLASS CNBC, a cura di Carlo Cerutti